Due anni dopo la tragedia del volo MH17

An armed pro-Russian separatist stands on part of the wreckage of the Malaysia Airlines Boeing 777 plane after it crashed near the settlement of Grabovo in the Donetsk region, July 17, 2014. The Malaysian airliner flight MH17 was brought down over eastern Ukraine on Thursday, killing all 295 people aboard and sharply raising stakes in a conflict between Kiev and pro-Moscow rebels in which Russia and the West back opposing sides. REUTERS/Maxim Zmeyev (UKRAINE - Tags: TRANSPORT DISASTER POLITICS CIVIL UNREST TPX IMAGES OF THE DAY) - RTR3Z3JK

Il 17 luglio è il secondo anniversario della tragedia del volo MH17. Dato il numero delle vittime (298, di cui 15 membri dell’equipaggio) la catastrofe è stata la più grande nella storia dell’Ucraina. Questo tragico evento rimane una delle pagine più dolorose della guerra russo-ucraina.

Il primo mese dopo la catasrofe, l’Ukraine Crisis Media Centre (UCMC) era il centro stampa ufficiale sulla tragedia. La maggior parte dei collaboratori del centro ricorderanno sempre quei giorni in cui occorreva informare 24 ore su 24, preparare i briefing e i comunicati stampa in molte lingue straniere, mantenere i contatti con i parenti delle vittime e fornire l’assistenza completa ai giornalisti stranieri.

Per commemorare il secondo anno dalla tragedia, UCMC ha preparato un documento analitico che contiene la cronologia degli eventi, le informazioni sulle principali conclusioni dell’indagine e le aspettative riguardo il futuro proseguimento dell’inchiesta.

MH17, la chronologia degli eventi e le date chiave

17 luglio del 2014alle 13:20 (UCT), l’aereo passeggeri della Malaysia Airlines che vola regolarmente da Amsterdam a Kuala Lumpur viene abbattuto sul territorio della regione di Donetsk. Muoino 298 persone, di cui 15 i membri dell’equipaggio.

18 – 19 luglio del 2014, l’Ucraina comincia la ricerca e la rimozione dei corpi dal luogo del disastro. La ricerca viene ostacolata dall’ostruzione degli insorti della “DPR” e dai combattimenti.

23 luglio del 2014L’Ucraina decide di passare l’indagine alla parte olandese per garantirne l’imparzialità e l’obiettività delle investigazioni.

24 luglio del 2014, viene firmato un accordo tra l’Ufficio nazionale per le inchieste sugli incidenti aeree civili dell’Ucraina e il Dutch Safety Board (il Consiglio sulla sicurezza dei trasporti dei Paesi Bassi). L’accordgo riguarda il trasferimento delle indagini sulla catastrofe del volo MH17 al Dutch Safety Board.

29 luglio del 2015, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite apre una votazione sulla creazione di un tribunale internazionale per il caso dell’abbattimento del Boeing-777 MH17. La Federazione Russa ponne però il veto sulla risoluzione sulla creazione del tribunale internazionale: http://www.un.org/press/en/2015/sc11990.doc.htm

8 ottobre del 2015, la rete investigativa di ricerca Bellingcat pubblica un rapporto sull’abbatimento del  MH17. Il rapporto presenta i risultati delle indagini indipendenti del Bellingcat e di altre organizzazioni. Nel documento sono presenti informazioni sull’origine del sistema missilistico “Buk”, che avrebbe causato la strage. Le indagini sono basate su fonti aperte. Il testo del rapporto è visionabile al seguente link: https://www.bellingcat.com/news/uk-and-europe/2015/10/08/mh17-the-open-source-evidence/

13 ottobre del 2015, il Dutch Safety Board pubblica un rapporto tecnico della squadra investigativa internazionale dell’incidente. Il rapporto è visionabile al seguente link: https://www.onderzoeksraad.nl/en/onderzoek/2049/investigation-crash-mh17-17-july-2014/publicatie/1658/dutch-safety-board-buk-surface-to-air-missile-system-caused-mh17-crash

Metà ottobre 2016. Si prevede la presentazione dell’indagine penale del Dutch Safety Board.

La versione ucraina degli eventi

Subito dopo l’incidente, le autorità ucraine hanno attribuito la responsabilità per la catastrofe ai separatisti e alla Russia. Secondo la versione dell’Ucraina, l’aereo è stato colpito dal sistema missilistico antiaereo “Buk”. Il 18 luglio del 2014, il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina ha pubblicato un’intercettazione della conversazione in cui dei terroristi affermano di aver colpito il Boeing.

Il governo ucraino ha creato una commissione  per indagare sulla catastrofe del Boeing-777. Gli obiettivi della Commissione governativa erano molteplici. In primis, la rimozione dei corpi dal luogo della caduta dell’aereo. Secondo, garantire un continuo accesso agli specialisti ed esperti internazionali sul luogo della tragedia per poter eseguire un’indagine aperta, trasparente e completa. Terzo,  stabilire tutti i dettagli del disastro aereo.

I servizi statali per le emergenze dell’Ucraina e gli osservatori dell’OSCE hanno supervisionato lo spostamento dei corpi nei vagoni ferroviari refrigeratrici che trasportavano le vittime per le autopsie. La supervisione ha riguardato anche  il trasferimento stesso nel  luogo dove sarebbe effettuata la perizia. Il 23 luglio del 2014come già riportato, L’Ucraina ha deciso di passare l’indagine alla parte olandese per garantirne l’imparzialità e l’obiettività delle investigazioni.

L’Ukraine Crisis Media Centre è stato il centro stampa ufficiale della tragedia del volo MH17

A partire dal 18 luglio del 2014, il giorno successivo alla tragedia, l’Ukraine Crisis Media Center (UCMC) è stato il centro stampa ufficiale dell’Ucraina sulla tragedia del volo MH17 della compagnia «Malaysian Airlines».

Vi erano due piattaforme mediatiche attive, una a Kyiv e, in seguito, una a Kharkiv che funzionavano quotidianamente. Inoltre, la hotline dell’UCMC per i media stranieri funzionava 24 ore al giorno. I parenti delle vittime telefonavano per informarsi su come raggiungere l’Ucraina e si interessavano dei contatti delle agenzie di sicurezza impegnate nelle indagini.

Al Centro anticrisi di Kharkiv veniva offerto sostegno alle famiglie delle vittime, i media internazionali ricevevano l’accesso ufficaile all’aerodromo, da dove venivano trasfeririti in Olanda i resti degli scomparsi nel disastro. Nel centro stampa a Kyiv, invece, Volodymyr Groysman, capo della Commissione d’inchiesta del disastro aereo del Boeing 777 MH17 e attuale primo ministro dell’Ucraina, teneva report giornalieri sulla commisione di inchiesta.

Tra i relatori stranieri che hanno communicato con i media tramite la piattaforma dell’UCMC vi sono Julie Bishop, ministro degli esteri dell’Australia e Pieter-Jaap Aalbersberg, capo della Missione di ricupero e di indagine dei Paesi Bassi.

Una foto di quei giorni è disponibile qui: https://www.facebook.com/uacrisis/photos/a.604933032908789.1073741828.604241389644620/668010883267670/?type=3

Le versioni della ‘Repubblica Popolare di Donetsk’ (DPR)

Le prime notizie sull’aereo abbattuto in lingua russa sono apparse sul social network russo ‘VKontakte”. Una delle pagine ufficiali dei separatisti denominata ‘Rapporti da Strelkov Igor Ivanovich’, ha pubblicato il seguente testo: “Nei pressi di Torez è stato appena abbattuto l’aereo An-26. E’ caduto da qualche parte dietro la miniera “Progress”. Avevamo avvertito di non volare nel “nostro cielo.” Ecco la video-conferma della “caduta dell’uccellino”. L’uccello è caduto dietro i rifiuti di estrazione e non ha colpito il settore residenziale. Tra i civili non vi sono vittime.”

Quando si è scoperto che l’aereo non era ucraino ma un volo civile, e quindi le vittime erano civili di varie nazionalità, la notizia nella pagina di ‘Vkontakte’ è sparita. Inoltre, pochi giorni prima della tragedia, i residenti delle città occupate di Torez e Snizhne avevano diffuso su Internet le foto e i video del sistema di missili anti-aereo “Buk” all’interno dei territori di queste due città.

Le versioni della Russia

La narrazione della propaganda russa ha fin da subito incolpato l’esercito ucraino. Ecco i punti principali dell’”accusa russa”.

1. “Il controllore del traffico aereo Carlos” e il Boeing abbattuto da un jet ucraino. Secondo una delle versioni russe, il Boeing sarebbe stato abbattuto dai jet ucraini. Per provare le loro ipotesi, i media russi hanno presentato alcune “testimonianze” dei residenti locali e un scritto post su Twitter di un certo “Carlos, un controllore del traffico aereo e dipendente spagnolo dell’aeroporto ‘Boryspil’ di Kyiv”.

La direzione dell’areoporto “Boryspil” ha però dichiarato che l’impiegato chiamato Carlos non aveva mai lavorato presso le proprie strutture. In base alla legge ucraina, i cittadini stranieri non possono svolgere le funzioni di controllori del traffico aereo e non possono essere istruiti come tali.

2. “L’aereo di Putin”. Un’altra versione ufficiale russa suggeriva che il Boeing sarebbe stato abbattuto dagli ucraini per sbaglio poiché essi miravano all’aereo del Presidente russo Vladimir Putin oppure ad un aereo della compagnia russa “Aeroflot” che volava da Milano a Mosca. A supporto di queste ipotesi, sono state presentate le foto del Boeing e di un presunto aereo ucraino che gli volava accanto. Esse però risultavano mal modificate con Photoshop.

3. Il Buk era ucraino e non russo. La terza versione della Russia era che l’aereo era stato comunque abbattuto da terra con il sistema Buk. Solo che quel Buk era ucraino e non russo. A prova di ciò, le aziende statali russe per la fornitura bellica, uno dei produttori dei sistemi missilistici “Buk” e “Almaz-Antey”, hanno tenuto un esperimento nel corso del quale è stato fatto esplodere un aereo in disuso.

Il gruppo Bellingcat ha dichiarato che anche se si accettasse la versione russa sul punto di lancio del missile, il missile non poteva essere lanciato dalle truppe ucraine. Gli investigatori di Bellingcat hanno infatti concluso che il giorno in cui il  Boeing fu abbattuto, nella zona in questione (Zaroshchenske) non c’erano i sistemi ucraini Buk.

4. Esplosione all’interno dell’aereo. Prima della seduta del Consiglio di sicurezza dell’ONU, dove si sarebbe dovuto votare la risoluzione sulla creazione del Tribunale dell’ONU per lo schianto del Boeing nel Donbas, la Russia ha cominciato attivamente a promuovere una versione secondo la quale l’aereo è stato fatto esplodere dall’interno.

Il presunto piano per la distruzione dell’aereo è stato elaborato, ovviamente, dalla CIA. Le prove a sostegno di questa idea includono l’audio della conversazione di due “agenti CIA” che parlano con accento brittanico, americano e russo.

5. L’aereo con i cadaveri.  La versione più fantasiosa da parte della Russia, è stata pubblicata nel “Bollettino di Girkin”, un canale informativo dei militanti. Secondo la versione, i passeggeri del Boeing abbattuto non erano i passeggeri vivi, ma cadaveri.

L’autore di questa notizia menziona che vi sarebbero “le tracce di decomposizione” su cadaveri “non freschi” e “senza sangue”.

Secondo l’opinione di alcuni giornalisti, “esperti” e blogger russi, essi potevano essere i cadaveri dei passeggeri dell’altro Boeing malese caduto nella parte meridionale dell’Oceano Indiano nel marzo 2014. Secondo questa versione, i cadaveri sono stati recuperati dal fondo dell’oceano appositamente per accusare i separatisti nell’ucisione dei civili.

L’indagine di Bellingcat

Un’importante svolta nella vicenda del volo MH17 è stata portata avanti dai giornalisti e investigatori del progetto Bellingcat già nel luglio 2014. La loro indagine si basa su fonti aperte in modo che ognuno possa verificare le informazioni presentate.

Le scoperte chiave dell’indagine di Bellingcat. Il sistema “Buk”, con il quale fu abbattuto l’aereo, che era scortato da militari russi, è stato rintracciato dagli investigatori. L’equipaggio del mezzo missilistico consisteva in quattro persone. Gli esperti di Bellingcat hanno scoperto i nomi di due di loro: Dmitriy Z. e Vladimir P.

Il 23-25 giugno, il “Buk” fu consegnato in una base militare a Millerovo, in Russia, dal carromatto XP 4679 50 ad un camion con targa 4267 AH 50.

La notte tra il 16 e il 17 luglio, lo stesso “Buk” fu portato in Ucraina. Immediatamente dopo la tragedia, la mattina del 18 luglio, il sistema missilistico attraversò nuovamente il confine della Russia, ma in direzione opposta.

Il 19-21 luglio, il “Buk” fu poi consegnato al campo militare nel nord-ovest di Kamensk-Shakhtynsk nella regione di Rostov, Russia. Il sistema fu però in seguito spostato e il suo attuale posto di stazionamento rimane sconosciuto.

Il numero di matricola del “Buk” è 332. Esso fa parte della 53a brigata missilistica delle forze armate della Federazione Russa nell’area di Kursk.

Le indagini tecniche e penali del Dutch Safety Board

I Paesi Bassi conducono due indagini. Una è quella tecnica, chiamata a stabilire le cause dello schianto, un’altra è di tipo penale che si occupa di trovare i colpevoli. Il risultato dell’indagine tecnica è stato presentato ufficialmente il 13 ottobre del 2015, nei Paesi Bassi, nella  base aerea di Gilze-Rijen.

Queste sono state le due conclusioni principali dell’indagine tecnica:
1. L’aereo fu abbattuto da un missile terra-aria poiché le autorità ucraine hanno sottovalutato i rischi per l’aviazione civile. La natura dei danneggiamenti al veivolo fa chiaramente pensare ad un modello specifico di missile terra-aria, il 9N314М.

2. Il missile che ha colpito il Boeing del volo MH17 sopra la città di Torez, nella regione di Donetsk, è stato lanciato in un’area di raggio 320 km nell’est dell’Ucraina. Il missile è esploso a pochi metri dalla parte sinistra della cabina del pilota.

L’indagine ha escluso la versione secondo la quale il Boeing sarebbe stato attaccato in volo perché non c’erano aeri militari nel raggio di 30 km.

La sottovalutazione dei rischi da parte dell’Ucraina: la Convenzione di Chicago

Il rapporto olandese sottolinea che le autorità ucraine hanno sottovalutato i rischi per l’aviazione civile nell’estate del 2014.

Sebbene ci fossero dei report di segnalazione sul rischio di abbattimento per i voli militari ad un’altezza di 6000-6500 metri, le misure prese dall’Ucraina (come, ad esempio, l’obbligo di mantenere la quota di crociera sopra i 9,7 km) non sono risultate essere sufficienti per garantire la sicurezza dell’aviazione civile.

L’Ucraina avrebbe sottovalutato il rischio poiché, secondo la Convenzione internazionale di Chicago sull’aviazione civile, i Paesi sono responsabili per la sicurezza del proprio spazio aereo.

L’indagine criminale: i risultati

Nel frattempo si sta conducendo l’indagine penale sotto la dirigenza dei Paesi Bassi. Il gruppo d’investigazione internazionale include rappresentati della polizia dei Paesi Bassi, dell’Australia, del Malesia, del Belgio e dell’Ucraina.

Gli investigatori sottolineano che per trovare la verità occorre stabilire quali armi siano state usate nell’attacco, chi le abbia usate, da dove sia avvenuto il lancio, in che modo sia stato distrutto l’aereo, e se sia stato distrutto dolo o no. Il rapporto finale sarà presentato nell’ottobre del 2016.

Foto: Reuters.