Sconfitte e successi dell’industria IT in Ucraina nel 2016. Prima parte.

La fonte della foto: http://today.vodafone.ua/posts/5-sposobiv-yakimi-droni-dopomozhut-silskomu-gospodarstvu

Scritto da Vsevolod Nekrasov

Fonte: http://www.epravda.com.ua/publications/2016/12/27/615954/

L’UCMC pubblica questo articolo in traduzione con alcune modifiche.

Si dice che l’industria technologica in Ucraina contribuisca per circa 2.7 miliardi di dollari, pari al 3,3% del PIL, e impieghi 91 mila programmatori. Gli esperti di PricewaterhouseCoopers prevedono che, nel 2020, il bilancio statale potrebbe beneficiare di 27,2 miliardi di hryvnia grazie alle esportazioni del settore. Quali sono stati le sconfitte e i successi del 2016 verso questo ambizioso obiettivo?

Sconfitta 1. Perquisizioni

Il vero problema dell’industria IT in Ucraina sono le perquisizioni, concorrenza sleale, estorsioni e l’imposizione di limitazioni come negli anni ’90. Questo è quanto indicato da imprenditori e avvocati operanti nel settore.

Le “incursioni” del Servizio di sicurezza dell’Ucraina, della Procura, del Ministero dell’Interno e del Servizio tributario su grandi e medie imprese sono svolte con il pretesto della lotta al terrorismo e al separatismo. Nell’ultimo anno e mezzo le aziende technologiche hanno subito più di 50 perquisizioni, ma nessun procedimento penale è stato portato in tribunale, e nessun impiegato delle forze di sicurezza è stato perseguito per abuso di potere.

Durante le perquisizioni i rappresentanti delle forze di sicurezza si comportano in un modo arrogante, violano le norme del diritto processuale penale, proibiscono di filmare le loro azioni, distruggono i sistemi di sorveglianza, requisiscono denaro, oggetti di valore e i server.

I danni annuali diretti al settore ammontano a 10-20 milioni di dollari, mentre le perdite indirette del Paese possono raggiungere 100 milioni di dollari a seguito di potenziali investimenti non ricevuti. Le perquisizioni spingono il settore di nascondersi nell’ombra, gli specialisti a trasferirsi all’estero e gli imprenditori che continuano a rimanere nel Paese a cambiare la residenza fiscale.

Successo 1. AgTech

Il settore agricolo sta velocemente diventando un’area d’interesse per gli imprenditori innovativi ucraini e per capitale da investimento (risk capital). Questo è l’unico settore nel mercato nazionale, dove vi è disponibilità di denaro e di domanda per innovare. Nel 2015 l’Ucraina ha esportato prodotti alimentari e agricoli per un valore di 14,5 miliardi di dollari, molto più di quello ottenuto dall’esportazione di prodotti siderurgici.

La fonte della foto: http://agtech.com.ua/krylatiy_angel/

Esempio di un rapido successo è stato il progetto innovativo Drone.ua realizzato in stretta collaborazione con il settore agrario. Fondato nel 2013, attualmente Drone.ua è un’azienda di fama a livello internazionale. Il suo valore stà nella raccolta di dati sulle semine con l’utilizzo di droni e nell’analisi di dati raccolti.

Il potenziale di AgTech è enorme, data la significativa quota del settore agricolo nell’economia ucraina.

Sconfitta 2. L’esodo delle start-up

La stragrande maggioranza delle start-up ucraine di successo lasciano il Paese. Sono attratte verso l’estero dalle potenzialità dei mercati globali, dal denaro “smart” e da una grande opportunità di networking. Nel migliore dei casi quelli che rimangono in Ucraina sono i team di sviluppatori; anche se tutti gli investimenti e i ricavi delle imprese passano attraverso entità non fiscalmente residenti in Ucraina.

Denis Gurskyi, fondatore dell’incubatore start-up “1991”, racconta come la Repubblica Ceca e la Polonia sono molto più propense a dare soldi per l’incubazione. “Così le nostre start-up vanno lì con piacere, si trovano bene e fanno crescere l’economia polacca.”

Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Canada lanciano a livello statale i programmi speciali di centinaia di milioni di euro per attirare i migliori esperti e i migliori imprenditori innovativi dall’Ucraina. Nel frattempo, il Paese sta perdendo questa guerra per le menti.

Successo 2. L’annullamento delle registrazioni degli investimenti stranieri

Questo è quasi un successo. Nell’ottobre 2016 il Parlamento ha approvato un disegno di legge che prevede l’abolizione della registrazione statale obbligatoria degli investimenti stranieri. Inoltre, la legge rende più semplici le visite degli investitori stranieri.

La registrazione degli investimenti è un opaco ostacolo burocratico alla realizzazione dei diritti degli investitori. Con questa legislazione, un investitore straniero non impiegato nella società, non avrebbe il diritto di visitare liberamente l’Ucraina per monitorare le attività della propria azienda.