Quattro progetti in lista per un’installazione al posto del monumento a Lenin – fondazione Izolyatsia

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La fondazione Izolyatsia dà il via alla votazione per l’idea sull’intervento artistico temporaneo al posto dell’ex-monumento a Lenin a Kyiv all’interno del progetto “Social Contract” (il patto sociale). Sono stati ricevute 37 domande per il concorso da 18 Paesi europei e americani, tra cui Singapore e Mongolia. La giuria internazionale ha scelto quattro progetti finalisti, per i quali si può votare sul sito dell’iniziativa. La votazione è aperta dal 3 al 9 aprile 2017. “Sappiamo già chi è in testa, ma non dico di quale progetto si tratta per non intralciare la votazione,” ha detto Oleksandr Vynogradov, manager delle comunicazioni presso la Fondazione Izolyatsia. “Il progetto vincitore sarà esposto in sostituzione al monumento a Lenin dal 3 al 17 maggio.” Il progetto è già stato approvato dal dipartimento della cultura dell’amministrazione comunale di Kyiv. Restano ancora da concordare le specifiche tecniche del progetto vincitore.

Lo scopo principale dell’istallazione è quello di continuare la discussione pubblica attorno alla decomunizzazione così come ripensare all’eredità dell’epoca sovietica. “Formalmente il processo di decomunizzazione è già terminato, ciononostante una certa tensione sociale, così come alcuni conflitti causati da essa, sono tuttora presenti. Questo progetto è importante non solo per i cittadini la cui visione è molto svariata ma anche per gli ufficiali e per coloro che portano avanti la creazione di oggetti commemorativi nello spazio pubblico,” ha spiegato Yevhenia Molyar, membro della giuria del progetto, critica d’arte e membro del consiglio civico per l’architettura e l’urbanistica presso il Dipartimento per la costruzione urbana e l’architettura dell’Amministrazione comunale di Kyiv.

Il primo progetto “De Pedestal” è del duo artistico italiano Afterall – i fratelli Enzo e Silvia Esposito. Il progetto della loro installazione verte attorno alla potenza simbolica del piedistallo vuoto. La costruzione di legno a forma di piedistallo rassomigliante una gabbia, sarà piazzata dietro il piedistallo a simbolo della caduta dell’idolo.

Il secondo progetto è dell’artista serba Milena Vučković “Ho bisogno di un eroe” (I Need a Hero). L’artista suggerisce di installare un proiettore potente sul piedistallo il quale si gira e illumina gli oggetti attorno, simboleggiano la ricerca di un nuovo eroe al posto di quello del passato. L’artista sottolinea che le risposte alle domande poste in questo processo non sono semplici e chiare: uno deve essere pronto a considerare le cose da prospettive differenti. “La ricerca fa nascere una domanda: dobbiamo davvero ricercare un eroe nuovo per questo posto? Dobbiamo installare un altro idolo?” ha fatto notare Yevhenia Molyar.

Il terzo progetto si chiama “Il rituale dell’auto-natura” (Ritual of Self-Nature), dell’artista messicana Isa Carillo. L’ideatrice suggerisce di coprire il piedistallo vuoto con vasi di rosmarino. Questo simbolizzerà il tentativo del piedistallo vuoto di curarsi. Nell’arco del programma collaterale del progetto saranno presentati al pubblico regolari meditazioni.

Il quarto progetto è dell’artista ucraino Mykyta Shaleny “Gli eroi non esistono”. L’artista suggerisce di installare due fili di librerie con i piccoli pannelli di legno sui due lati del piedistallo. Alla gente viene offerto di scrivere o disegnare sul pannello  con il gesso quello che vorrebbero dimenticare, con il carbone quello che è importante ricordare. I pannelli saranno accumulati sugli scaffali come archivio di pensieri e intenzioni dei cittadini. Lo slogan dell’installazione sarà “contro gli idoli, contro l’ideologia, per l’informazione, la storia, la memoria e la conoscenza.” Secondo Yevhenia Molyar tale progetto rappresenterà un’occasione per analizzare l’eredità dell’epoca sovietica in modo critico. Molyar ha inoltre ricordato che condannano i reati del totalitarismo non significa che gli sviluppi positivi, i compimenti artistici e scientifici dell’epoca vadano automaticamente negati e viceversa.

Questa sarà la terza installazione al posto del monumento a Lenin. Nel 2016 il piedistallo vuoto è diventato il posto per le installazioni temporanee dell’artista messicana Cynthia Gutierrez “Abitare le ombre” (Inhabiting  Shadows) e dell’artista iraniano Mahmoud Bakhshi “Celebrazione senza fine” (Endless Celebration). La prossima installazione sarà presentata in autunno. “Vorremmo allargare il nostro quadro geografico e creare progetti simili anche in altre città. Abbiamo in mente Dnipro e Odesa ma per il momento i progetti sono ancora in fieri” ha affermato Oleksandr Vynogradov.

Foto dei progetti: Izolytasia.