Situazione attuale nella zona dei combattimenti
La situazione operativa nella zona dello svolgimento dell’operazione antiterrorismo (ATO) rimane complicata.
Il “Cessate il fuoco a causa della raccolta”. Il 21 Giugno Il Gruppo trilaterale di contatto dopo la riunione di Minsk ha presentato una proposta per il cosiddetto “cessate il fuoco a causa della raccolta” nel Donbas. Questo regime di cessate il fuoco totale su tutta la linea di contatto è stato stabilito per il periodo della raccolta – dal 24 giugno al 31 agosto. Questa richiesta è stata fatta dai consigli comunali della regione di Donetsk e Luhansk.
Nonostante la relativa diminuzione del numero medio degli attacchi il “cessate il fuoco” resta fragile. I bombardamenti di maggior rilievo sono stati segnalati nella zona di Luhansk. I militanti hanno sparato contro soldati ucraini con mortai di calibro 120 mm, 100 mm, artiglieria, armi di fanteria e veicoli di combattimento della fanteria.
L’attacco alla missione dell’OSCE. Il 20 giugno i militanti armati in Yasynuvata, occupata da separatisti, hanno attaccato gli osservatori dell’OSCE. Questo evento è stato indicato nella relazione operativa del SMM dell’OSCE; due mezzi blindati della missione difatti erano in servizio. L’attacco è stato eseguito da due uomini armati. Hanno esploso due colpi di avvertimento in aria ed hanno tentato di addentrarsi nel mezzo di una delle pattuglie dell’OSCE, rompendone il vetro. Hanno puntato le armi contro conducenti ed i passeggeri ed hanno aperto il fuoco.
Nuova pattuglia della missione OSCE. L’OSCE ha aperto una nuova base di sorveglianza nel villaggio Popasna della regione di Luhansk, dove sarà sistemato un gruppo di osservatori. La nuova base avanzata di sorveglianza espanderà la presenza della missione in una zona dove ha luogo la maggior parte delle attività di guerra nella regione di Luhansk, nonché reagirà in una maniera più “opertiva” agli incidenti. La missione sarà composta da 8 dipendenti. In Donbas sono già operative 6 basi dell’OSCE sul territorio controllato da Kyiv e 3 sul territorio non ancora fuori dal controllo.
I primi suicidi dei militari: le conseguenze della guerra. In Ucraina dall’inizio di giugno del 2017 sono stati registrati quasi 500 casi di suicidi dei membri dell’operazione antiterrorismo successivamente al ritorno dalla zona dei combattimenti. Lo ha annunciato il Ministro degli Interni dell’Ucraina Arsen Avakov, riferendosi ai dati dell‘ufficio del procuratore militare.
Le accuse di terrorismo contro l’Ucraina. Alla data odierna sono state private della libertà 17 persone accusate di “terrorismo in Donbas”. Lo riporta il Vice procuratore militare delle forze di ATO Ivan Syvoded . Durante gli anni 2015-2017 la Procura militare ha fatto un indagine preliminare di 50 procedimenti penali. Le attività illegali sono relative alla partecipazione a gruppi terroristici o ad attivita del loro finanziamento.
Vita nella “LPR”/ “DPR”
Il divieto di entrare in Ucraina per gli insegnanti. Nelle Università occupate di Luhansk, ci sono ordini che impongono ai professori di firmare un consenso per il rifiuto di viaggiare nel territorio controllato dall’Ucraina. Nell’ordine si fa riferimento alla SBU, la quale può trattenere come ostaggi gli insegnanti. Secondo l’informazione del portale LIGA.net, tali ordini sono stati ricevuti presso tutte le cosiddette “organizzazioni statali”.
Blocco dei lavori della fabbrica. Fabbrica metallurgica di Donetsk – Donetskiy Metalurghiynyi Zavod (DMZ) ha fermato i lavori a causa dell’assenza di gasolio; ai primi di marzo la DMZ, così come le altre imprese, è passata sotto il controllo di “DPR”.
L’arresto del capo redattore filorusso a Kyiv: dettagli del caso
La sera del 22 giugno a Kyiv, è stato arrestato Ihor Guzhva, proprietario e capo redattore dell’edizione online strana.ua. a seguito della perquisizione nell’ufficio di Kyiv.
Le forze dell’ordine dicono che Guzhva è sospettato di concussione e ricezione di una tangente di 10 mila dollari per nascondere dal sito informazioni compromettenti relative al “politico operante”. E’ già accaduto che Guzhva da quando ha iniziato la sua carriera nel business dei media, abbia di questi problemi.
Guzhva stesso ha detto che la sua detenzione e perquisizione è una “provocazione pianificata” . Il giorno prima la Procura Generale dell’Ucraina (GPU) ha pubblicato una serie di video riguardanti alcuni procedimenti giudiziari.
L’avvocato di Ihor Guzhva Olena Lukash ha detto che questi video non confermano il reato del quale è accusato il suo cliente. Egli stesso ha affermato in Tribunale che ha ricevuto la proposta di non pubblicare il materiale informativo previa proposta di pagamento, ma egli ha comunque rifiutato.
L’arresto ha provocato vive discussioni nella società ucraina. Alcuni giornalisti hanno protestato contro le azioni delle forze dell’ordine, sostenendo che il motivo della detenzione era la posizione politica del redattore. Inoltre, secondo i giornalisti dissenzienti, la maggior parte dei media di comunicazione pubblicano materiale informativo a pagamento senza rispettiva designazione, di conseguenza l’arresto di Guzhva è un precedente pericoloso per la libertà di stampa nel Paese.
Crimea: i russi non vogliono più andare in ferie sull’isola annessa
Questa notizia viene divulgata dai sociologi russi. L’Unione dell’industria turistica dei viaggi russa, a sua volta, sta registrando il calo del 30 per cento nelle vendite di tour in Crimea. Tra le maggiori cause di disinteresse nelle vacanze sulla penisola, si posizionano le difficoltà di utilizzo dei mezzi di trasporto e il relativo costo elevato (rispetto al 2016 il biglietto aereo è aumentato di 1,5 volte e gli autotrasporti del 20%),il carovita in Crimea dopo l’occupazione russa (i prezzi sono più alti rispetto a Mosca o terraferma costiera dell’Ucraina), e l’incapacità di competere con gli alberghi moderni e poco costosi della Turchia e delle acque fredde del mar Nero.
Lo sport: L’Ucraina ha vinto il “medagliere” nella classifica europea del Campionato di Boxe
Il 24 giugno a Kharkiv si è concluso il Campionato Europeo di pugilato nel corso del quale la squadra ucraina ha vinto 6 medaglie (3 – d’oro, 1- d’argento e 2 di bronzo). Questo ha permesso alla nazionale ucraina per la prima volta dal 2008 di prendere la posizione ai vertici nella classifica a squadre del campionato continentale di boxe, lasciando le squadre della Russia ed Inghilterra al secondo e terzo posto.
Cultura: un murale “minerario” nella capitale dell’Ue mette in evidenza la storia industriale comune di Ucraina e Belgio
L’artista ucraino Roman Minin ha creato un murale “minerario” a Bruxelles. L’opera intitolata “La miniera d’oro” (Golden Mine) ha coperto una parte della facciata di un edificio storico, vicino alla Place de la Monnaie. Il murale è apparso grazie al sostegno della galleria d’arte locale “Mhaata”; delle autorità comunali di Bruxelles e del proprietario dell’edificio che hanno dato il proprio consenso per procedere alla sua installazione. L’artista ucraino cercava un elemento di unione fra l’Ucraina e il Belgio. “‘La miniera d’oro’ è un simbolo di storia comune. Gli europei, ed i belghi in particolare, furono i fondatori del settore industriale nel Donbas. Ciò ha segnato il destino della regione orientale del Paese per molti anni. Le ha dato una spinta per lo sviluppo civico ed economico,” ha spiegato Minin.
Ricordiamo che a marzo 2016 l’Ukraine Crisis Media Center ha mostrato per la prima volta un’esposizione dei documenti e delle foto degli archivi storici che svelano le pagine poco conosciute della storia comune ucraino-belga. Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, gli imprenditori belghi furono gli investitori più attivi nell’industria dell’Ucraina orientale e meridionale, fondarono una serie degli stabilimenti industriali e svilupparono il settore minerario. Attualmente a Kyiv è in mostra la seconda parte dell’esposizione, che verte sugli investimenti francesi nell’Ucraina dello stesso periodo. Si prevede che la mostra ripeterà il corso della prima edizione è sarà presentata nelle città delle regioni di Donetsk e Luhansk.
La nostra selezione dei materiali in inglese dei media ucraini
I reportage
«Il redattore filorusso è stato arrestato per due mesi » – Liviy Bereh
«I politici francesi vanno a Donetsk « per l’appoggio dell’armata russa » – UNIAN
Le opinioni
«Il MH 17 come riflessione del terrore russo » – colonna di Roman Tzymbalyuk per UNIAN
I materiali analitici
« Che cosa si sa del nuovo programma della deoccupazione di Donbas» – materiali analitici di Hromadske International