Situazione nella zona di combattimenti
La tregua “per l’inizio della scuola” avviata il 25 agosto è stata completamente disattesa. I militanti sostenuti dalla Russia hanno ripreso l’uso delle armi vietate. Il 3 settembre hanno sparato colpi con armi pesanti contro le truppe ucraine nei settori di Mariupol e di Donetsk. Allo stesso tempo i militari ucraini hanno rispettato il divieto tassativo di aprire il fuoco. Nei casi in cui tale divieto dovesse essere trasgredito, i militari coinvolti sarebbero posti sotto indagine e, in caso di colpevolezza, sarebbero ritenuti responsabili per le violazioni.
L’OSCE, dal momento in cui è stata annunciata la tregua “per l’inizio della scuola” ha registrato oltre 600 casi di violazione della stessa nel Donbas. Questo, secondo quanto riportato da Alexander Hug, vice capo della Missione speciale di monitoraggio OSCE in Ucraina.
I rapimenti dei civili da parte dei militanti. Il 31 agosto al punto di controllo di Stanytsia Luhanska, lungo la linea di contatto, i militanti sostenuti dalla Russia hanno rapito un giovane che lavorava come facchino portando materiale da una parte all’altra della linea. Al momento non ci sono informazioni sulla persona in questione. La settimana passata, allo stesso punto di controllo, è stato rapito un altro giovane che faceva lo stesso mestiere. Dopo poco tempo il suo cadavere, con evidenti segni di violenza, è stato ritrovato nella Luhansk occupata. Secondo le informazioni del consulente del Capo del Servizio di sicurezza ucraino, Yuriy Tandit, al 2 settembre i militanti tengono in ostaggio 144 cittadini ucraini.
I russi nel Donbas. Una nuova investigazione dell’InformNapalm, un gruppo di analisti che usano le fonti aperte (analogo ucraino al gruppo Bellingcat), afferma che nel periodo dell’aggressione russa alla Crimea vi sono state una serie di compagnie private militari russe che stavano operando nel Donbas e in Crimea. Secondo InformNapalm è possibile che abbiano agito sotto il controllo del Cremlino. Il testo dell’investigazione in inglese è reperibile qui.
Foto: Nazar Voloshyn per il Ministero della difesa dell’Ucraina su Flickr.
La foto è a scopo illustrativo.