Giorno 124: negoziati di adesione UE come obiettivo, attacchi missilistici dalla Belarus, giornalista giustiziato dai russi, resistenza a Kherson

I negoziati di adesione all’UE come prossimo obiettivo – le reazioni dall’Ucraina allo status di Paese candidato. Il 23 giugno, i leader dell’Unione Europea, riuniti al vertice a Bruxelles hanno deciso di concedere lo status di Paese candidato all’Ucraina. Alla fine del 2022, la Commissione europea valuterà lo stato di avanzamento delle riforme nel Paese, le quali sono raggruppate in sette blocchi. Il governo ucraino ha dichiarato l’intenzione di attuare i cambiamenti necessari nel modo più veloce possibile affinché si proceda ai negoziati di adesione all’UE. “Senza aspettare le conclusioni della Commissione europea in autunno, ci impegneremo già ad allargare le modalità di collaborazione con l’Unione Europea,” ha rassicurato il Viceministro per lo sviluppo dell’economia, del commercio e dell’agricoltura dell’Ucraina Taras Kachka in una conferenza stampa presso Ukraine Crisis Media Center.

“Con l’entusiasmo che c’è ora nella società ucraina, riusciremo a passare da una decisione politica all’inizio dei negoziati sulle condizioni di adesione all’UE in tempi abbastanza brevi. Per noi è la possibilità di riavviare il motore dell’intera economia ucraina,” ha detto il Viceministro per lo sviluppo dell’economia, del commercio e dell’agricoltura.

Massicci attacchi missilistici al nord dell’Ucraina dal territorio della Belarus. Nella notte del 25 giugno, la Russia ha svolto un massiccio attacco con missili e bombe sulle regioni di Kyiv, Zhytomyr, Chernihiv e Sumy. Gli attacchi sono stati effettuati dai bombardieri russi dalla Belarus, afferma il Comparto intelligence principale presso il Ministero della difesa dell’Ucraina. Sulla sola regione di Zhytomyr le forze russe hanno sferzato 30 missili. Lo ha affermato il capo dell’amministrazione militare regionale Vitaliy Bunechko. È il primo caso degli attacchi aerei sull’Ucraina che la Russia svolge direttamente dal territorio bielorusso, prosegue l’intelligence ucraina. In precedenza, il Comparto intelligence principale ha reso noto che la Russia prepara gli atti terroristici a Mazyr in Belarus e potrebbe presentarli come ritorsione per gli suddetti attacchi missilistici, tutto allo scopo di coinvolgere la Belarus direttamente nella guerra contro l’Ucraina.  

Missili su Kyiv. Nelle prime ore di domenica 25 giugno, la Russia ha lanciato un attacco missilistico su Kyiv per la prima volta dopo il 5 giugno. I missili hanno colpito edifici civili, compreso un asilo nido nel distretto Shevchenkivskyi della capitale. Almeno sei persone sono rimaste ferite, tra cui una bambina di sette anni. Una persona è stata uccisa.

Missili su un centro commerciale a Kremenchuk. Il 27 luglio, i missili russi hanno colpito un centro commerciale a Kremenchuk, nella regione di Poltava. Secondo i dati ufficiali, almeno 18 persone sono state uccise, 59 sono rimaste ferite e 36 persone sono ancora disperse. Non c’erano obiettivi militari nelle vicinanze del centro commerciale.

Severodonetsk è occupata. Lo ha reso noto sabato il capo dell’amministrazione regionale militare di Luhansk Serhiy Gaidai. Il giorno precedente Gaidai ha affermato che alle truppe ucraine è stato ordinato di ritirarsi dalla città “verso posizioni più fortificate”. Il Ministero della difesa dell’Ucraina non commenta una possibile ritirata da Severodonetsk delle Forze Armate ucraine.

“Le Forze Armate ucraine conducono un retrogrado tattico professionale cercando di consolidare le loro forze in posizioni che permettono di difendere meglio,” ha detto un’alta funzionaria della difesa degli Stati Uniti in una conferenza stampa il 24 giugno. “Tutto ciò avviene con avviene sullo sfondo è la loro capacità di continuare a bloccare le forze russe durante un lungo periodo di tempo in un’area geografica molto piccola,” prosegue la funzionaria alla difesa.

Giornalista ucraino Levin giustiziato dai soldati russi – indagine di Reporter senza frontiere. Il fotogiornalista Maks Levin trovato morto il 1° aprile nella regione di Kyiv in un territorio liberato, è stato giustiziato dalle forze russe, afferma “Reporter senza frontiere” in un rapporto che riassume un’inchiesta dell’organizzazione. “Reporter senza frontiere (RSF) ha pubblicato un rapporto con informazioni e prove che indicano che Levin e un amico che gli dava protezione, sono stati giustiziati dai soldati russi in una foresta vicino a Kyiv il 13 marzo, possibilmente dopo essere stati interrogati e addirittura torturati,” sostiene RSF. Il rapporto è disponibile in lingua inglese a questo link.

Le forze russe riprendono gli attacchi alla regione di Kharkiv e al capoluogo. Ogni giorno la città e la regione intera sono sotto gli attacchi compresi i bombardamenti di artiglieria e i colpi di missili. Martedì, il 21 giugno, nella regione di Kharkiv 15 persone sono state uccise e 16 rimaste ferite a seguito degli attacchi russi. Lo ha affermato il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleh Syniehubov. Tra queste vittime, cinque persone sono state uccise nel capoluogo.

L’Ucraina colpisce l’Isola Zmiinyi. Le Forze Armate ucraine hanno lanciato un attacco sull’Isola Zmiiny occupata dalla Russia, ha comunicato il Comando operativo Pivden (Sud) delle forze terrestri ucraine il 21 giugno. Le forze russe hanno subito pesanti perdite, si legge nel messaggio del Comando.

Attacco ucraino contro piattaforme per l’estrazione del gas nel Mar Nero. Secondo le informazioni preliminari, le Forze Armate ucraine hanno svolto un attacco contro le piattaforme per l’estrazione del gas nel Mar Nero possedute dall’azienda Chornomornaftogaz delle quali la Russia ha illegalmente preso il controllo nel 2014. Le fonti russe affermano che le torri sono state attaccate il 20 giugno. La conferma ufficiale ucraina non è arrivata. “Il nemico utilizza queste infrastrutture civili per scopi militari,” ha detto Mykhailo Honchar, un esperto per l’energia e la sicurezza nel settore delle relazioni internazionali, il presidente del Centro per gli studi globali “Strategia XXI” (Centre for Global Studies Strategy XXI) in un commento al canale televisivo ucraino Espreso TV. In questi siti “sono apparse le stazioni di ricognizione elettronica, cioè vi è stato installato un centro di comando e coordinazione delle forze e dei mezzi della flotta,” ha detto Honchar. 

Movimento partigiano nella regione di Kherson. Mentre le truppe ucraine avanzano nella regione di Kherson, si è intensificato il movimento partigiano locale. Secondo quanto riportano i media ucraini, nell’arco di qualche giorno, i partigiani hanno fatto saltare in aria le auto dei collaborazionisti nei territori occupati – un’auto del “capo” della comunità di Chornobayivka Yuriy Turuliov, quella del “capo” del servizio penitenziario regionale Yevhen Sobolev e quella del “capo” del dipartimento per le politiche della famiglia, le politiche giovanili e le attività sportive nell’amministrazione regionale Dmytro Savluchenko.

Video servizio “Ucraina in fiamme”. Guardate le puntate “Belarus come complice dell’aggressione russa. Verrà tenuta responsabile?” e “America Latina: un continente filorusso?” Il programma è disponibile in lingua inglese.  

La foto è di Maks Levin, l’ha pubblicata il 4 marzo scrivendo: “L’esercito ucraino ha liberato Makariv (una cittadina nei pressi di Kyiv) dalle truppe russe di occupazione e la sta difendendo. L’autostrada che attraversa Makariv è stata uno degli assi principali [su cui avanzare] per catturare Kyiv. Nella foto è un soldato ucraino ferito in attesa di un’evacuazione. Il 4 marzo 2022.” Più foto di Maks Levin sono disponibili a questo link.