Il 14 dicembre 2016, l’organizzazione dei militanti del Donbas “DNR” (la cosidetta “repubblica popolare di Donetsk”) ha aperto un centro di rappresentanza a Torino. Nel gennaio 2017, un gruppo di parlamentari piemontesi del PD – Davide Mattiello, Antonio Boccuzzi, Umberto D’Ottavio, Silvia Fregolent, Paola Bragantini e Anna Rossomando – hanno presentato un’interrogazione parlamentare, “volendo stigmatizzare la decisione grottesca di aprire una sedicente rappresentanza a Torino dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk“, riporta la notizia StopFake che insieme ad Acmos, Associazione Radicale Adelaide Aglietta e Fondazione Benvenuti in Italia hanno espresso la propria contrarietà alla nascita del centro rappresentanza della “DNR”.
L’interrogazione è stata rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, afferma il comunicato stampa dell’iniziativa. Nel testo si chiede alle Istituzioni preposte se ritengano che l’apertura di tale Centro sia in palese contrasto con le scelte di politica estera italiana e dell’Unione Europea. Inoltre, si prega di spiegare quali misure si intendano assumere rispetto a tale iniziativa. L’audio completo della conferenza stampa dei deputati Pd è disponibile qui.
“Un’interrogazione parlamentare è una misura ufficiale del parlamento italiano e può essere richiesta da parlamentari,” racconta all’UCMC Mauro Voerzio, responsabile della pagina italiana di StopFake – un’iniziativa mediatica che confuta disinformazione e propaganda. “I deputati hanno scritto una domanda che viene calendarizzata e discussa nel parlamento. Nel parlamento il Ministro degli esteri e il Ministro dell’Interno riferiranno e responderanno a questa interrogazione, spiegando cosa intende fare il governo italiano in questa situazione. L’interrogazione è stata depositata e dovrà essere calendarizzata nei prossimi giorni, verrà poi discussa nel parlamento,” continua Voerzio.
“È un atto ufficiale che vincola i due ministri a dare delle risposte. È molto probabile che i due ministri daranno delle risposte molto diplomatiche,” ipotizza l’esperta StopFake. “E invece importante che il problema sia venuto alla ribalta perché almeno la gente sappia che questi personaggi della “DNR” sono stati individuati dal Comitato internazionale d’investigazione (Joint Investigation Team) quali autori materiali dell’attentato al volo Malaysian Airlines MH17”. Secondo Voerzio questo potrebbe essere un motivo sufficiente per chiudere l’associazione in questione a Torino. Se invece l’Italia non riterrà che l’associazione sia un’organizzazione terroristica, comunque la gente sarà informata che queste sono le persone che hanno deliberatamente abbattuto un aereo civile ed i partiti italiani che li sostengono in questo modo sostengono il terrorismo, aggiunge Voerzio.
Secondo il responsabile della pagina italiana di StopFake il cosidetto Centro di rappresentanza della “DNR” a Torino non svolge nessun attività pubblica visibile ed e molto probabile che è stata istituita per svolgere attività rivolte giusto alla scena politica italiana interna.
Foto: Camera dei deputati su Flickr