Giorno 150: accordo per sbloccare esportazioni di grano, contrattacco ucraino al sud, nuove armi accordate dal Gruppo di contatto

Firma accordo per sbloccare le esportazioni di grano. Il 22 luglio, ad Istanbul, l’Ucraina ha firmato un accordo con la Turchia e l’Onu per sbloccare le esportazioni di grano attraverso i porti sul Mar Nero. Il Ministro dell’infrastruttura ucraino Oleksandr Kubrakov ha firmato a nome dell’Ucraina. La Russia ha sottoscritto un accordo identico con la Turchia e l’Onu. L’Ucraina non ha siglato alcun accordo diretto con la Russia. 

L’accordo prevede che i rappresentanti di Turchia, Ucraina e Onu monitoreranno il caricamento di grano sui vascelli nei porti ucraini. La soluzione copre i porti di Odesa, Chornomorsk e Pivdennyi. Le imbarcazioni commerciali che trasporteranno il grano verranno affiancate dalle navi pilota ucraine per navigare nelle zone minate. I vascelli carichi di grano attraverseranno il Mar Nero verso lo stretto del Bosforo, verranno ispezionati nelle baie dello stretto dalle squadre del Centro di coordinamento congiunto, un organo composto dai rappresentanti di Onu, Ucraina, Turchia e Russia con la sede ad Istanbul. Le navi dirette verso i porti ucraini saranno sottoposte a ispezioni da parte dello stesso centro per accertare che non trasportino armi.

Il 23 luglio, il giorno dopo la firma dell’accordo, la Russia ha sferzato un attacco al porto di Odesa con i missili da crociera Kalibr. Due missili sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea, altri due hanno colpito le infrastrutture del porto. “La Russia ha preso di mira il porto commerciale marittimo di Odesa,” ha affermato la portavoce delle Forze di sicurezza e di difesa del Sud, Natalia Gumenyuk. Il deposito di grano al porto è rimasto intatto.  

La Russia non riprende il ritmo dopo la pausa operativa. L’Ucraina è riuscita a stabilizzare la situazione militare. Lo ha reso noto il Comandante delle Forze Armate ucraine, generale Valeriy Zaluzhnyi in una conversazione telefonica con il capo degli Stati maggiori congiunti degli Stati Uniti, generale Mark Milley, il 18 luglio. “Siamo riusciti a stabilizzare la situazione che ora è complicata, tesa, ma interamente controllata. Un fattore importante che ha consentito [alle Forze Armate ucraine] di mantenere le linee e le posizioni difensive è stato l’arrivo tempestivo dei [sistemi missilistici] M142 Himars che colpiscono con precisione i centri di comando, nonché i depositi di munizioni e di carburante nemici,” ha detto Zaluzhnyi.

L’attuale ritmo operativo delle forze russe non è distintamente diverso da quello di operazioni offensive registrato durante la pausa operativa russa tra il 7 e il 16 luglio. È improbabile che le forze russe saranno in grado di prendere considerevoli pezzi di terreno nelle settimane a venire. Lo ha affermato il centro di analisi americano Institute for the Study of War, in un rapporto del 21 luglio. 

Contrattacco ucraino nel sud. Il 19 luglio, le Forze Armate ucraine hanno colpito il ponte Antonivskyi a Kherson e la struttura è stata danneggiata, ha affermato il cosiddetto “vice capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson” nominato dalla Russia Kyrylo Stremousov. Il 20 luglio, “le truppe ucraine hanno nuovamente bombardato il ponte,” hanno riferito le cosiddette “autorità locali” installate dalla Russia.

Le Forze Armate ucraine hanno colpito un accampamento delle forze russe vicino al ponte Antonivskyi. Lo ha affermato il 19 luglio il consigliere del capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson Serhiy Khlan. Le truppe ucraine hanno sferrato un colpo preciso a un sito racchiuso tra il ponte sul Dnipro e il ponte sul fiume Konka, dove i russi hanno fortificato le loro posizioni, depositato le armi e schierato le unità militari, ha detto Serhiy Khlan.

Nella notte tra il 26 e il 27 luglio, il ponte Antonivskyi è stato nuovamente colpito. La portavoce delle Forze ucraine di sicurezza e di difesa del Sud, Natalia Gumenyuk, ha confermato che l’attacco è stato lanciato dalle Forze Armate ucraine. “[L’attacco] è volto a demoralizzare le forze russe. [Le truppe ucraine hanno lanciato] precisi colpi d’artiglieria,” ha detto Gumenyuk.

Le truppe ucraine hanno bombardato le posizioni russe vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia con un drone kamikaze. Lo ha reso noto il Comparto intelligence principale presso il Ministero della difesa dell’Ucraina il 22 luglio. L’attacco ha distrutto un accampamento ed i mezzi nemici, incluse le armi contraeree e i lanciarazzi BM-21 Grad montati a bordo dei veicoli.

Olena Zelenska parla al Congresso Usa. La first lady ucraina è diventata la prima moglie di un presidente di un Paese straniero a parlare al Congresso degli Stati Uniti. Nel suo intervento del 20 luglio, Olena Zelenska ha ringraziato gli Stati Uniti per il forte sostegno all’Ucraina e ha esortato a fornire più armi affinché il Paese possa difendersi. Zelenska è stata accolta al Congresso da una standing ovation.  

“Vi parlo a nome di tutte le vittime, a nome delle persone che hanno perso braccia e gambe, a nome di chi è ancora vivo e salvo, a nome di coloro che combattono e coloro che aspettano a casa che i loro cari tornino dal fronte. Vi chiedo armi, armi non per fare la guerra nella terra altrui, ma per proteggere le nostre case e il diritto di svegliarci vivi in quelle case. Vi chiedo i sistemi di difesa antiaerea, affinché i missili non uccidano i bambini nelle loro carrozzine,” ha detto Olena Zelenska.

Il Gruppo di contatto decide sulle nuove armi all’Ucraina. Il 20 luglio, il Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina si è riunito in videoconferenza per il quarto incontro. Vi hanno preso parte i rappresentanti di più di 50 Paesi. “Gli alleati hanno annunciato i nuovi sostegni, il che ci dà un segnale positivo. Si tratta di soluzioni terrestri, navali e aeree,” ha affermato il Ministro della difesa ucraino, Oleksiy Reznikov. Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina altri quattro sistemi missilistici Himars, mentre 12 sistemi di questo tipo sono già schierati al fronte. Inoltre, l’Ucraina riceverà due sistemi di difesa antiaerea Nasams. Secondo il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, si stanno prendendo in considerazione anche le forniture di armi ancora più avanzate, mentre le truppe ucraine dovranno essere addestrate all’uso di nuovi sistemi d’arma.

Perché l’Ucraina sta chiedendo più armi? Una conversazione con Alina Frolova, ex vice ministra della Difesa dell’Ucraina nonché vice presidente del consiglio di amministrazione del centro analitico Centre for Defense Strategies. Ascoltate l’episodio del podcast “Explaining Ukraine” (Spiegando l’Ucraina) in lingua inglese a questo link.

Come si è evoluta la propaganda russa dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina? Ne è dedicato un video servizio “Ucraina in fiamme” (Ukraine in Flames), disponibile in lingua inglese a questo link.  

Zakarpattia, una regione ucraina multietnica nelle retrovie: tra l’accoglienza degli sfollati interni e i rifornimenti al fronte. Un video servizio “Ucraina in fiamme” (Ukraine in Flames), disponibile in lingua inglese a questo link.

Foto: president.gov.ua. La visita della first lady ucraina Olena Zelenska negli Stati Uniti. Olena Zelenska incontra Jill Biden, la first lady degli Stati Uniti.