L’offensiva russa in Ucraina è fallita, si prospetta uno stallo protratto – rapporto dell’Institute for the Study of War

Il 19 marzo, il centro di analisi americano Institute for the Study of War ha pubblicato un rapporto sull’offensiva Russa in Ucraina. Gli esperti militari dell’organizzazione valutano tutte le assi di movimento della campagna militare russa, dando delle previsioni. Riportiamo i punti principali del rapporto.

Le Forze armate ucraine hanno fermato la campagna bellica iniziale della Russia contro l’Ucraina, si legge nel rapporto dell’Institute for the Study of War. L’obiettivo della campagna sarebbe dovuto consistere nella presa di Kyiv, Kharkiv, Odesa e delle altre principali città ucraine con le operazioni aeree e di terra per poi instaurare un nuovo governo. Questa campagna ha raggiunto il culmine.

La campagna iniziale russa ha raggiunto il culmine entrando in stallo nella maggior parte del territorio ucraino. Le forze russe si trincerano nella periferia di Kyiv e in altri luoghi tentando di consolidare il controllo politico sulle aree che attualmente occupano, ricevendo approvvigionamenti e tentando di rafforzare le loro unità in posizioni statiche. Si preparano anche a tenere le proprie posizioni anteriori a tempo indeterminato.     

Lo stallo, con molta probabilità, sarà violento e sanguinoso; specialmente se si protrarrà nel tempo. Lo stallo non è né un armistizio, né un cessate il fuoco. È una condizione di guerra che vede entrambe le parti condurre le operazioni offensive che non cambiano fondamentalmente la situazione. Tali operazioni rischiano di infliggere forti danni e causare un alto numero di vittime.     

Se la guerra in Ucraina entrerà in condizione di stallo, le forze russe continueranno a bombardare le città ucraine, devastandole e uccidendone i civili; questo anche se le Forze armate ucraine dovessero infliggere perdite alle truppe russe e contrattaccare. Così la sconfitta della campagna iniziale russa da parte dell’Ucraina potrebbe creare condizioni per un devastante protrarsi del conflitto, segnando così un nuovo momento che metterà alla prova la risolutezza dell’Ucraina e dell’Occidente. In questo nuovo momento, un sostegno continuo e allargato da parte dell’Occidente sarà vitale per l’Ucraina.

Attualmente, le truppe russe sono ingaggiate nelle quattro operazioni principali.

-L’operazione principale è Kyiv e comprende tre sotto-operazioni di supporto.
-L’operazione di supporto n.1 è Kharkiv.
-L’operazione di supporto n.2 è Mariupol e la regione di Donetsk.
-L’operazione di supporto n.3 è Kherson e le avanzate verso nord ed ovest.

I russi hanno probabilmente abbandonato i piani di circondare Kyiv dall’ovest o assaltare direttamente per prendere la città dall’ovest nelle prossime settimane. Invece cercano di stabilire le precondizioni per bombardare la città con artiglieria e missili, posizionandosi in modo tale che il centro della città sia nel raggio di portata dell’artiglieria.

L’avanzata attualmente più pericolosa è quella da Kherson al nord verso Kryvyi Rih, intrapresa nel tentativo di isolare Zaporizhzhia e Dnipro dall’ovest. È improbabile che le forze russe possano circondare o prendere Kryvyi Rih nei prossimi giorni. È possibile che non la prendano del tutto senza che ammassino per questa operazione un numero di truppe maggiore rispetto al dispiegamento attuale su questo asse militare.   

I russi sembrano aver abbandonato i piani per attaccare Odesa, almeno nel breve periodo.

Il rapporto completo in lingua inglese è disponibile a questo link.

La foto principale: Maxar Technologies/CNN. Le posizioni dell’artiglieria russa all’ovest della base aerea di Antonov controllata dai russi.